giovedì 17 ottobre 2013

Game Over, stop alle macchinette mangiasoldi!

Dopo aver contato i ricavi adesso si contano le perdite, ma nessun calcolo economico può considerare lo svilimento culturale di una Società.
Ed ora mettiamoci un argine – Stop alle macchinette mangiasoldi.

Abbiamo superato i 50 miliardi di incassi, L'Italia, rappresenta il 16% del mercato europeo e il 5% del mercato mondiale. In Italia abbiamo superato di 3 volte il numero di videopoker pro abitante esistenti negli USA, il paese di Las Vegas. Non può stupirci quanto riportato da Eurispesnella sua ricerca connessa alle ludopatie tra cui il dato della spesa media dei cittadini maggiorenni che arriva a ben 1.703 euro con una media per il Lazio di ben 2.078 euro. Gli studi del CNR invece ci dicono che ben il 42% dei cittadini tra i 15 ed i 64 anni ha giocato almeno una volta all’anno. Ben due milioni i giocatori a rischio, quasi un milione quelli che hanno mostrato sintomi patologici.
Il gioco d’azzardo legalizzato inizialmente ha prodotto benefici economici per lo Stato sotto forma di introiti fiscali, ma al tempo stesso ha portato ad un incremento delle turbe psichiatriche spesso associate alla dipendenza. Le cifre sopra riportate raccontano di un fenomeno in costante crescita,lotterie tradizionali e istantanee (tipo gratta e vinci), cresciute del 193,2%, solo per portare un ulteriore esempio. L’illogicità di scelte che sono finalizzate ad un serio malessere individuale e sociale in controtendenza ad una profonda crisi economica che colpisce anziani, famiglie, ceti medi che riducono fortemente i consumi alimentari, del benessere ed igiene, del vestiario ed arrivano persino a diminuire le cure mediche, troppo spesso presi in un vortice di piacere illusorio che comporta un comportamento violento, una crisi familiare, a volte comportamenti antisociali e delinquenziali.
Il Progetto di Dario Nanni ci vede convinti sostenitori della filosofia in cui di deve intervenire, da un lato a limitare il dilagare del fenomeno e della proliferazione delle sale gioco e dell’istallazione di slot machine negli esercizi pubblici, dall’altro nel sostenere gli esercizi che si rifiutano di istallare macchinette mangiasoldi, rifiutando di fatto quello che appare un buon affare per il privato ma che a livello collettivo produce danni superiori ai benefici prodotti.
Abbiamo voluto iniziare con Game Over, e con le stesse parole vogliamo concludere questo breve incontro perché queste siano l’inizio di una nuova affermazione della cultura della legalità, del rispetto e della coscienza sociale. Un ripristinare i valori fondanti il vivere comune che troppo sono stati latitanti nel nostro Paese e che oggi ripartono da Roma grazie all’iniziativa di cui rendiamo conto in questa sala dei gruppi Consiliari del Comune di Roma.

​​​​​Fabrizio Premuti Presidente ​Konsumer Italia

​​​​Per delega A.C.U. e Movimento Difesa del Cittadino

1 commento:

  1. Gli unici a guadagnarci sono le società concessionarie, beneficiarie di un decreto che legittima un contenzioso di 92 miliardi di euro. Non considerando poi che attraverso l'uso dei videopoker si alimenta il giro di riciclaggio. Le risorse vengono inserite in un circuito improduttivo che non porta alcun beneficio allo sviluppo, porra solo impoverimento e Ludopatia.

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