giovedì 26 settembre 2013

Corte di Giustizia europea, importantissima sentenza sui ritardi ferroviari

Finalmente più tutela per il viaggiatore ferroviario

I rimborsi dei biglietti per i treni che arrivano in ritardo sono sempre dovuti  anche se provocati da causa di forza maggiore. Tale principio è stato sancito dalla Corte di Giustizia dell'Ue
Secondo i giudici europei non esiste alcun motivo di causa di forza maggiore, come spesso viene affermato dalle compagnie, il viaggiatore ha comunque sempre diritto ad un rimborso parziale del costo del biglietto.
Dunque un'impresa ferroviaria non può inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall'obbligo d'indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore”. Nella stessa sentenza la Corte europea di Lussemburgo ha confermato anche che il limite per chiedere il rimborso parziale del biglietto resta fissato in un'ora o più, ma ha anche stabilito i valori minimi per i rimborsi. Secondo le cosiddette “regole uniformi” infatti l'indennizzo deve corrispondere come minimo al 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e al 50% di tale prezzo nel caso di ritardo di 120 minuti o superiore.

"Le compagnie di trasporto ferroviario da oggi non potranno più accampare scuse,  La sentenza della Corte Europea è chiara e non lascia spazio a interpretazioni creative.
Un ritardo è un ritardo e basta, non esiste alcuna "causa di forza maggiore", il viaggiatore ha comunque sempre diritto ad un rimborso parziale del costo del biglietto.

Ci auguriamo ora che le società di trasporto ferroviario si adeguino senza ulteriori ritardi".

Lo afferma Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia.

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