giovedì 11 settembre 2014

L’occhio elettronico che multa? Una ricetta vecchia

Servono confisca del mezzo per i truffatori e più polizia in strada

Dopo diversi tentativi dei Governi precedenti andati a vuoto, anche il Governo Renzi ripropone la stessa ricetta. Manca solo il voto favorevole del Parlamento (ma sembra una formalità, dato che ipartiti sono già daccordo)lemendamento che consentiràallocchio elettronico di scovare chi non è in regola diventerà realtà. A partire dalla prossima Legge di Stabilità, o in sede di conversione del decreto Sblocca ItaliaInfatti, quando un veicolo passerà sotto uno dei 600 Telepass della rete autostradale, o sotto uno dei 320 Tutor, ma anche attraverso il varco di una Ztl cittadina, il suo numero di targa finirà al Cnai (il Centro nazionale accertamento delle infrazioni) che è in funzione già da 3 anni, e attualmente gestisce le segnalazioni per eccessi di velocità inviate dagli autoveloxGrazie al collegamento con la banca dati della Motorizzazione, adesso il calcolatore sarà in grado di incrociare le banche dati e, attraverso la semplice identificazione della targa, potràverificare la regolarità di ogni singolo aspetto del veicolo:assicurazione a norma, revisione aggiornata, esistenza o meno di sequestri o fermi giudiziari; fino ad individuare chi va contromano, chi guida di notte a fari spenti o rotti, chi circola in motorino senza casco. Se il Parlamento approverà, al Grande Fratello basteràscattare una fotografia per testimoniare la violazione del Codice della Strada e stilare in automatico un verbale di multa da recapitareil giorno seguente a casa del trasgressore. Konsumer Italia contesta il sistema sanzionatorio così come è concepito. Ad esempio, a qualcuno dei 4 milioni di italiani senza assicurazione potrebbe venire in mente di rischiare gli 841 euro di sanzione minima, piuttosto che pagare una polizza più alta della multa (che è ridotta a un quarto, quando lassicurazione del veicolo viene resa operante nei 15 giorni successivi al termine previsto, oppure se lautomobilista entro 30 giorni dalla contestazione della violazione provvede alla demolizione del mezzo). Inoltre il sequestro del veicolo non è un deterrente sufficiente, in particolare per chi preferisce girare con auto da rottamare e comprate a due soldi, senza curarsi dellassicurazione né tantomeno della sanzione (che non pagherà).Per evitare che le spese del deposito giudiziario che fa seguito al sequestro siano accollate alla collettivitàKonsumer Italia ribadisce che in casi del genere la confisca deve essere a titolo definitivo. Nel caso in cui il veicolo abbia ancora un valore commerciale, questo potrebbe essere messo allasta permettendo allo Stato di recuperare denari. Altrimenti dovrà essere rottamato, generando un guadagno sia dal punto di vista ambientale (togliendo di mezzo veicoli altamente inquinanti) che della sicurezza: maggiori risorse di poliziapotranno essere impiegate sulle strade per la difesa del territorio e del cittadino onesto. Perché il vero deterrente contro le truffe e i comportamenti delinquenziali è la presenza delle divise in giro per le strade, non il Grande Fratello.