sabato 17 gennaio 2015

I primi della classe, gli ultimi e gli unici

In questi giorni, forse per una “casuale” maggiore visibilità di Konsumer, qualcuno mi ha fatto notare che stranamente stiamo facendo “comunella” con associazioni poco vicine agli interessi sociali, “troppo professionalizzate”, vicine al nulla, insomma stiamo mettendoci sulla cattiva strada. Ma lo scopo di questo editoriale è come sempre fare un approfondimento su ciò che ci riguarda ed è intorno a noi, quindi condivido con voi anche questo.
Non escludo che la maggiore visibilità di Konsumer sia data anche dall’essere vicina ad altre associazioni, essere vicini è un’indicazione che francamente mi inorgoglisce, è il contrario di essere lontani, e già, a mio modo di vedere, è un bel successo. Ma è anche l’affermazione di quel nuovo modo di intendere il consumerismo, diversamente dal passato in cui ad una mano tesa per dare aiuto, o per riceverlo, si rispondeva con la classica spinta indietro.
È il modello di rete che cresce e rende più forti ed intensi gli scambi di informazione e sinergie, che abbatte gli egoismi, che rifiuta i primi ed unici attori, che unisce e rende più forte l’intero movimento consumeristico e non la singola sigla. L’essere vicini è il modello in cui le diverse professionalità si fondono e possono meglio comprendere la società ed i suoi cambiamenti, oppure, rendersi argine delle derive corporative, dei soprusi e delle vessazioni con mano ferma e decisa.
Konsumer non è nata e non ha mai inteso la sua mission quale ventesima ruota del carro, ha una sua identità molto forte e decisa, al contempo è consapevole che i risultati si ottengono con maggiore facilità solo quando si agisce ed interagisce con altri. Per questo sono ben felice di riaffermare convintamente che la federazione con ACU, da cui è anche nata IConsumatori, è stato il primo vero passo di una rivoluzione consumeristica, a cui segue il rinnovato impegno comune in alcuni settori con il Movimento Difesa del Cittadino ed il costante contatto e scambio di informazioni ed azioni con Codacons e con Codici (chiedetelo all’Acea se non è così, oppure ad Equitalia).  
E sono certo che altre associazioni indipendenti si avvicineranno ed inizieranno ad interagire con tutti noi. Questo non vuol  dire perdita di identità, ma è il rafforzamento che dalle diverse identità permette azioni comuni ad esclusivo vantaggio dei consumatori e senza che alcuno pretenda di essere mai il primo della classe.
Fabrizio Premuti
Presidente di Konsumer Italia